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mercoledì 12 febbraio 2014

Origine degli uragani, l'effetto farfalla




Ogni giorno sulla Terra si contano 8 milioni di  temporali, la stragrande maggioranza di essi non si trasforma in uragani. Quando si parla di origine degli uragani la relazione effetto farfalla - teoria del caos è determinante.  Queste violente tempeste, indipendentemente da quanto grandi finiscono per diventare hanno tutte origine nello stesso modo, e Lawrence E. Joseph - presidente dell’Aerospace Consulting Corporation - ricollegandosi ad un articolo della NASA spiega: "ognuno di essi comincia come perturbazione nell'atmosfera sopra l'Africa equatoriale. Tali perturbazioni, chiamate onde tropicali, si dirigono verso ovest e, se le condizioni sono appropriate, aumentano di dimensioni e cominciano a ruotare. Alcune si trasformano in depressioni, diventano tempeste tropicali e alla fine si evolvono in uragani veri e propri". Tutti gli uragani del pianeta hanno quindi origine al largo della costa occidentale dell'Africa, e prosegue: "nell'Africa centrosettentrionale accade qualcos'altro, qualche ulteriore fattore, un effetto farfalla, ossia quella piccola spinta addizionale che agendo nel posto giusto e al momento giusto mette in moto l'intero processo, come prevede la teoria del caos. C'è accordo sul fatto che il primo piccolo impulso venga da qualche parte lungo il continuum ecologico del Sahel". Per quanti riguarda i primati meteorologici, il più disastroso uragano americano è quello di Galveston (Texas, USA). L'8 settembre del 1900 morirono 6000 persone, i feriti risultarano 5000, metà degli edifici della città andarono distrutti.


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